Come descritto da Paolo Lezziero scrittore e amico (specchiosesto 16 Maggio 2018),
“Il CTH (compagnia teatrale dell’Hinterland milanese) si muove nell’ambito della ricerca attuale di nuove forme drammaturgiche necessitata da tre esigenze fondamentali: rendere conto della complessità/contradditorietà della condizione umana così come si manifesta; definire le dimensioni di un teatro politico che superi il didascalismo e l’uso di verità precostituite o immediatamente leggibili al di là di commerciali esigenze di comunicazione; ipotizzare nello spazio scenico nuovi rapporti: libertà fra corpi/individui vivificando ogni possibile facoltà fisica e vocale dell’attore evento.”
Nel gennaio del 1987 il Teatro CTH è costretto ad abbandonare la sede di Via Valassina a Milano, e presenta gli spettacoli al teatro Nobel e al teatro Olmetto.
La ricerca di Gianni Rossi continua poi a Roma, dove si trasferisce nel 1995, cominciando una collaborazione con "L'arte del teatro studio", spazio legato soprattutto alla didattica. Come insegnante, prepara gli allievi a compiere non solo scelte estetiche e drammaturgiche, ma soprattutto etiche, seguendo lo stile che lo ha sempre contraddistinto.
Morirà il 19 Agosto 2001 a Roma, lasciando un’eredità culturale e artistica, anche se da pochi riconosciuta, fondamentale per il Teatro Italiano.
Gianni Rossi ha scritto 42 opere teatrali, di cui 38 rappresentate.
Fra i suoi collaboratori, il musicista Franco Ballabeni, autore delle colonne sonore per la maggior parte delle messe in scena.
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